venerdì 7 gennaio 2011

E mangia da Ebreo!

E' un antico detto Italiano " mangia da Ebreo". 
Un modo di dire che nel tempo è passato attraverso pregiudizi, svalutazione e  maldicenze fino ad arrivare oggi ad essere un apprezzamento per la cucina degli Ebrei.
Le ricette e le tradizioni culinarie di questo popolo sono state sempre  trasmesse, 
scambiate e  rivisitate.
Per questo nella cucina degli Ebrei Italiani troviamo ricette che risalgono agli Ebrei Sefarditi (quelli che una volta vivevano in Spagna e Portogallo) o agli Ebrei aschenaziti  (centro e est Europa)  oltre a ricette che appartengono alla tradizione culinaria italiana.
La Torah ( La legge) con le sue regole nell' alimentazione non ha prodotto una cucina fatta di ricette semplici bensì ha stimolato l'invenzione di  piatti variegati.
Trascrivo, copiandola dal libro "La cucina degli Ebrei" edizione Stampa Alternativa, una ricetta tipica degli ebrei che vivevano a Pitigliano fino all'ultima guerra mondiale.
 
                                                                           Torzetti degli Ebrei 
La preparazione è molto semplice, anche se c'è un particolare apparentemente insignificante, ma di fondamentale importanza. Si tratta del metodo per stabilire l'esatto punto di densità dello sciroppo di zucchero, prima di versarlo nella farina. Si fa così: se ne mette una goccia sul pollice, poi si chiude il pollice sull'indice e lo si apre velocemente per quattro volte. Quando alla quarta apertura si forma un filo tra le due dita, allora lo sciroppo è pronto. 
Ingredienti:
Farina: 500 gr - Arance: 1 - Limoni: 1- Chiodi di garofano: 1 cucchiaino- Lievito in polvere: 1 cucchiaino
Zucchero: 200 gr-
Esecuzione :
Grattugiate la buccia del limone e dell'arancio. Mescolate alla farina e ad un cucchiaino di chiodi di garofano macinati, formate un monticello su un piano e praticate al suo centro un foro.
Portate a bollore 150 ml di acqua con lo zucchero, mescolando. Quando lo sciroppo raggiunge il giusto grado di densità, versatelo al centro del mucchio di farina, nel foro praticato.
Immediatamente cominciate a mischiare sciroppo e farina e formate un impasto.
Con un matterello tirate una sfoglia di circa mezzo cm. di spessore, da questa tagliate i torzetti, ovvero dei rombi di circa 5 cm. di lunghezza. Mettete i torzetti in una teglia da forno infarinata e cuoceteli a 200gradi per circa 10 minuti. Se la cottura è corretta i torzetti dovrebbero assumere un colore giallo pallido e produrre una bolla d'aria al centro.  





    

6 commenti:

  1. Scusate l'ignoranza ma per gli ebrei il lievito non è vietato?

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  2. Il lievito cioè «chametz» è vietatissimo durante Pesach perché evoca Egitto e schiavitù. Chametz si sviluppa quando il grano incontra l’acqua, cosa che può avvenire nel dividere chicchi dalla crusca. La Kasherut impone di escludere l’acqua.
    saluti

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  3. Esatto, durante la Pesach che dura 8 giorni è vietato l'uso del lievito,in ricordo degli Ebrei che scappando dall'Egitto non trovarono il tempo per far lievitare il loro pane.
    Per rispondere in modo adeguato ho chiesto informazioni alla Piccola Gerusalemme!

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  4. Grazie per la precisa risposta, ma allora perchè non possono usare lieviti naturali per la fermentazione del vino?

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  5. Ops! ...mi documento e poi ti rispondo..

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  6. Salve Anonimo, mi sono informata e la risposta è che il vino viene fatto una sola volta l'anno ma si deve poter bere anche nel periodo della Pesach.
    Spero che la mia risposta sia esaustiva, ciao e grazie del tuo interesse.

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